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Cuore Giardino di Bruno Gorgone

Le opera di Bruno Gorgone in mostra a Tokyo, nonostante questi giorni difficili, alla ricerca di giardini d’arte e armonie della Natura. Contemporary Art From Italy è il titolo della mostra in esposizione a Tokyo in questi giorni, dal 25 marzo all’ 8 aprile presso l’ Emigre Collection Gallery a cura di Monogramma Arte a Roma  che riunisce sette artisti d’estrazione italiana, tra cui  l’artista Bruno Gorgone.  Una curiosità su Monogramma è il luogo dove svolge la sua attività, per altro:in Via Margutta famosa per ospitare la casa dove vissero Fellini e la Masina, ma anche sede dello storico stabilimento di doppiaggio di Via Margutta. Questa mostra ci fa pensare che l’Italia non molla perchè la sua Arte è sempre avanti.

Bruno Gorgone a Savona ha esposto pressa la Pinacoteca Civica, ma ora ci abita anche, dopo un periodo veneziano in cui si è dedicato, influenzato dall’arte di Merano, anche alla lavorazione tipica del vetro.  I suoi dipinti sono olio su tela e nell’Arte ci evocano sempre la Natura e i suoi richiami. Bruno Gorgone infatti cerca un eden ideale, un giardino delle armonie popolato di anime-farfalle, di angeli e di fiori  variopinti, sotto un cielo cristallino oppure ammantato in una notte stellata. Il suo immaginario floreale e vegetale, memore dei terrazzamenti liguri ma anche dei giardini segreti di Venezia,  fa tornare alla mente le riflessioni di Mirò che paragonava l’artista ad un giardiniere: ognuno di noi, amava dire il grande artista spagnolo, con le proprie opere getta tanti semi nel mondo, alcuni dei quali fioriranno mentre altri cadranno nel nulla. Da oltre tre decenni, in modi sempre diversi e volti recentemente ad una progressiva essenzialità che è anche il frutto di un costante processo di chiarificazione, Gorgone dà vita ad un arioso arabesco segnico dalla matrice vegetale, che trova, mutatis mutandis , il suo impareggiabile nume tutelare in Henri Matisse con la sua idea alta e nobile di “decorazione” espansa in una superficie che avanza verso di noi per avvolgerci in un abbraccio di colore. Così la vocazione astratta  del nostro artista fiorisce sempre  dal reale visibile e sensibile, non è mai fine a se stessa ed è dotata di una malia quasi fiabesca, incantata, forse nel desiderio di un ritorno all’infanzia, all’alba primigenia della vita, una vita che deve prendere forma. E certo Gorgone può ben condividere la celebre riflessione di Cézanne secondo cui “il colore è il luogo in cui l’universo e il nostro cervello si incontrano”.

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              Ritmo Giallo Rosa di Bruno Gorgone

L’Arte è immortale, invincibile, eleva il talento artistico umano. Quando pensiamo al’Italia ricordiamocelo che l’Arte italiana è sempre avanti.  L’Arte italiana non si ferma e l’Italia pure!