voucher centri estivi Voucher centri estivi, come la cassa integrazione? Ed eccoci pronti all’estate 2020, aprono i centri estivi e dobbiamo fare i conti con la nuova promessa sui voucher per l’infanzia. In pratica, le famiglie residenti o domiciliate in Liguria potranno presentare domanda di contributo per l’accesso ai voucher “Centri Estivi 2020”. Le domande potranno essere presentate dal 16 giugno, per i figli fino a 17 anni. Il voucher è settimanale ed è riconosciuto per cinque giorni di frequenza, anche non consecutivi. A ogni famiglia potrà essere riconosciuto un contributo fino a 150 euro per i bambini da 0 a 5 anni e fino a 100 euro per i bambini e ragazzi da 6 a 17 anni.

Tutto bellissimo, ma resta una parziale diffidenza delle famiglie, perché molte persone non hanno ricevuto la cassa integrazione per i lavoratori dipendenti e il bonus Inps per gli autonomi. Come biasimare lo stato di sfiducia che pervade molti? Anche sui voucher per i centri estivi, arriva la beffa per molte famiglie, che saranno costrette ad aspettare ancora qualche giorno. La piattaforma dell’istituto di previdenza per chiedere il bonus non è aggiornata e quindi non si può inoltrare la domanda per il nuovo bonus. Si registra lo stesso problema anche per accedere ai voucher baby-sitter.

La situazione, inoltre, risulta ancora più grave quando si parla di centri estivi 2020 alle famiglie interessate al servizio, le quali, giustamente, non hanno idea di quali linee giuda si devono applicare. Si assiste ad un grosso gap di fondo nella comunicazione mediatica. Questo è stato determinante per non far capire più nulla a molte famiglie con esigenze concrete da sostenere. A differenza delle altre categorie, per cui si è speso molto, in termini di comunicazione mediatica, per far capire cosa è possibile o no fare. Nel caso delle linee giuda per l’infanzia si sentono solo slogan, come “Aprono i centri estivi da giugno”, e nessuna delucidazione in merito. Il compito è lasciato agli enti che erogano il servizio. Le famiglie sono tratte in inganno, anche in questo, difatti la maggior parte telefona alle strutture erogatrici del servizio richiedendo disponibilità per i centri estivi, sicuri che i bimbi possano andare al mare, giocare al parco e socializzare con altri bimbi. Le linee giuda per la riapertura dei centri estivi non sono state minimamente spiegate al grande pubblico. Perché? Conosciamo da mesi le disposizioni per altre categorie produttive. Perché non si chiariscono le linee guida per l’infanzia?

A una lettura superficiale, queste affermazioni possono sembrare sterili polemiche. In realtà bisogna riflettere, e tanto. Non mi stuferò mai di dirlo: i bambini sono materia umana non possono essere usati per propaganda politica. L’infanzia e l’adolescenza sono cose serie.