cartina 1861 di Istituto nazionale Tributaristi

The New Silk Road: opportunità di sviluppo per Savona, Genova, per la  Liguria e per l’ Italia. E’ necessario un via operativo e attuativo a stretto giro. Si è svolto a Genova il 13 e il 14 giugno, il primo step del programma  proposto da Confassociazioni Liguria,  con partner Confassoicazioni, Ports of Genoa and Savona e Regione Liguria, sulla Nuova Via della Seta. Organizzato da Eugenio Novario e dal board dell’associazione ligure, supervisionato da Enrico Molinari Martinelli e avallato da Angelo Deiana. Si sono scelte come location  il prestigioso Palazzo San Giorgio, che fu per altro prigione di Marco Polo, sede nel passato del banco San Giorgio ed ora dell’ Autorità portuale e  il  Centro Cultura e formazione delle Attività Forensi. Se il secondo panel è stata una tavola rotonda  dedicata al Regulary Approach con attori i principali studi legali ed esperti di diritto pubblico e privato, il primo incontro si è snodato attraverso vari interventi.  Dopo i saluti  istituzionali, ha aperto  l’autorevole giornalista Lucio Caracciolo con ” Noi, tra Cina ed America”, a seguire il Presidente del Centro Studi sulla Cina Contenporanea, che fu Ambasciatore in Iran e Cina, Alberto Brandini con “Italia-Europa/Cina tra illusione e realtà”,dal Center of Energy governance and security di Seoul Fabio Indeo con  “Asia centrale: crocevia strategico ed infrastrutturale lungo la Via della Seta e  la Prof.ssa Alessia Amighini dell’ Istituto per gli Studi di Politica Internazionale con “Gli aspetti geo economici dell’Italia nella BRI”   Si è poi passati agli interventi internazionali, tra cui  Sotirio Theofanis dell’ Autorità Portuale di Salonicco con “Synergic porspective among the Thessaloniki and Genoa port”,   Ernest Sultanov  fondatore del Silk Road Cities Forum con “La via della Seta tra Russia , Cina ed Europa”; Eugenio Muzio AD Combitec con “L’intersse del’ economia cinese per i porti di Trieste e Genova: i servizi ferroviari indispensabili per rispondere alle richieste, Mario Virano direttore generale TELT con ” La sfida infrastrutturale della nuova via della seta e il nuovo livello di competizionedelle aggregazioni urbane”, un rappresentante dell’ Autorità portuale di Genova.

Le conclusioni sono state affidate al Presidente di Confassociazioni Angelo Deina che ne ha declinato una parte sulla situazione Italia, sottolineando un passaggio chiave, ossia  di non dimenticarci del  “nostro passato importante” a partire dai pensatori, viaggiatori, artisti, inventori,  e comunque sempre grandi figure di innovatori.  Si è riferito anche alle strategie proposte nel suo libro piattaforma   “Rilanciare l’Italia facendo cose semplici”. Ha dato voce al  monito della fondamentale  urgenza di riconquistare il ruolo di opninon maker e leader nel mondo. Ha affermato di  non sottovalutare mai da dove veniamo, di considerare sempre   che dove vediamo confini potrebbero esserci nuovi  orizzonti da cui partire e soprattutto prospettive da invertire per trovare nuove possibilità. La Nuova via della Seta ne può essere un esempio.

8. Silk Road

La sintesi dei vari confronti, basata su valutazioni personali, è: si è sicuramente compreso che le opportunità di sviluppo, in un momento storico di crisi internazionale, potrebbero essere molteplici e assolutamente da non perdere; la belt, la cintura,  che si crerà con la via della seta dovrà riguardare due tratte quella ferroviaria, che probabilmente risulterà essere presto più breve per durata e vantaggiosa economicamente  e quella navale; andrà assolutamente considerata nei due sensi, per la Cina e dalla Cina; emergeranno esigenze di nuove infrastrutture in Italia e nei Paesi toccati dalla Silk Belt Road;  nell’epoca in cui il maggior business è creato da macroaree, spesso urbane, dovranno essere le grandi città, coesione di potere economico, commerciale, finanziario e popolazione,  a dettagliare la rete di sviluppo; sarà ancora più efficace e redditizio pensare come destinatario delle nuove dinamiche non solo la Cina, ma  avviare accordi e trattative di interscambio con  i vari paesi che si trovano  sulle rotte, per esempio l’India, che attualmente si profila come la terra della tecnologia, con il settore informatico e della ricerca più all’avanguardia, quasi concorrente della Cina e senza il gap linguistico, in India si parla Inglese e la Russia ; dovrà essere il nostro Governo, però a far partire un piano di sviluppo concreto allo scopo di mantenerne il controllo ed evitare il caos di accordi non conformi, magari poi ingestibili;

Infine, è urgente passare dalle parole ai fatti e per ultimo, sottolineo la necessità di individuare i soggetti che dovrebbero forzare il Governo Centrale ad una fase operativa ed attuativa di via, per iniziare a porre le basi di una messa a sistema di nuove dinamiche internazionali.

 

NOTA BENE: per la cartina del 1861 si ringrazia del gentile dono Riccardo Alemanno per l’ Istituto Nazonale dei Tributaristi, di cui è Presidente.. E’ vicepresidente di Confassociazioni.