mascherineSiamo meglio di quello che pensiamo, questa frase mi rimbomba in testa da quando ho visto in quanti hanno risposto alla chiamata “alle armi” rivolta ai medici. Avrete letto anche voi da parte del Ministero della Difesa, il bando in cui si cercavano 300 medici disposti a combattere la battaglia contro il CoronaVirus. Ecco a fronte di 300 richieste hanno risposto in 8000, leggasi proprio OTTOMILA. Ognuno con un vissuto diverso e una sua storia, dal medico in pensione al pneumologo che si era fatto prete e decide di  svestire la tonaca per tornare in corsia.

Questa emergenza ci ha fatto scoprire un mondo fatto di piccoli gesti, che però fanno la differenza, persone che sanno essere grandi, che lavorano in silenzio, di cui non parlano i giornali, ma che nel momento del bisogno ci sono.Sono i volontari di condominio, che offro  agli anziani del palazzo, costretti a rimanere a casa, l’aiuto per fare la spesa e le piccole faccende di tutti i giorni. E’  l’inquilino cinese da poco arrivato nel palazzo che mette nella buca di tutti i condomini una busta con le mascherine, bene prezioso in questo momento. Sono gli artisti che iniziano raccolte fondi e in una gara al rialzo a cui i singoli partecipano, riescono a consegnare in 15 giorni una sala di rianimazione attrezzata al San Raffaele di Milano. Sono storie come  quella del prete  bergamasco che rinuncia al  respiratore in favore di un ragazzo più giovane, consapevole che dona una possibilità di vita in cambio della sua. E’ l’Italia dei laboratori artigiani di sartoria e tappezzeria che iniziano a cucire mascherine da consegnare gratuitamente alla popolazione. Delle singole persone, che ad un appello di un infermiera su facebook si presentano in ospedale per donare le proprie maschere FFP3  assolutamente necessarie agli operatori sanitari. In un periodo in cui gli abbracci e le strette di mano sono vietate, queste azioni scaldano il cuore e ti fanno comprendere che siano molto meglio di quello che crediamo e che le persone riescono nonostante il cinismo che ci circonda  ancora a stupirci.

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