locandina mandolitaly

 

Sabato 21 aprile prossimo, presso il settecentesco Antico Teatro Sacco in Via Quarda Superiore 1, alle ore 21.00, Carlo Aonzo con il suo Trio presentano Mandolitaly: dopo A Mandolin Journey, viaggio attraverso i continenti, il celebre mandolinista savonese torna a viaggiare, questa volta lungo la tradizione italiana alla riscoperta della colonna sonora del nostro paese. Filo conduttore il mandolino che, nella chiave moderna ed eclettica di Aonzo, con il suo personalissimo stile, rende la rilettura di questo repertorio attuale e sorprendente. A fianco di Aonzo saranno Lorenzo Piccone alla chitarra e Luciano Puppo al contrabbasso. Da Verdi a Modugno passando per Vivaldi e per la tradizione canzonettistica italiana, il mandolino di Aonzo spariglia le carte e getta una luce insolita sulla nostra memoria musicale. Dalle internazionali Arrivederci Roma e Roma nun fa la stupida stasera ai grandi padri storici del mandolino come Raffaele Calace e Carlo Munier, per tuffarsi in Vivaldi. Per approdare, fra le altre, alla grande aria d’opera: un repertorio legato alla storia del mandolino in maniera indissolubile se si pensa ai circoli mandolinistici di fine ‘800 e inizi ‘900 che avevano il compito di eseguire e divulgare negli ambienti non teatrali le riduzioni per orchestra a plettro delle melodie più caratteristiche

Musicista colto e fuori dagli schemi, Carlo Aonzo ha riversato su questo strumento l’arte barocca della meraviglia: quella abilità di mettere lo spettatore di fronte alla magia di cui è capace l’arte uscendo dall’usuale e dal consueto per affondare semplicemente nel vasto e poliedrico mondo della creatività, che non ha e non vuole avere limiti. E così l’arrangiamento Volare (Nel blu dipinto di blu), che abbiamo ascoltato nella nostra vita in tutte le versioni possibili e immaginabili, si lascia contaminare dallo choro sud-americano allo swing fino ad un’intima ambientazione di carattere romantico. E John Coltrane viene, viceversa, immaginato a tarantellare fra le vie di Napoli. Forte del successo, in Italia, Europa e Stati Uniti, di A Mandolin Journey che ha voluto indagare l’evoluzione che lo strumento simbolo dell’Italia ha avuto nel mondo, il Carlo Aonzo Trio ha trasferito sul repertorio prettamente italiano gli arrangiamenti di brani classici, popolari e musiche da film, il gusto e la contaminazione che sono state del precedente progetto: lo swing, il jazz, i ritmi complessi, con forti influenze statunitensi e sudamericane. Unendo in un mix ricco di atmosfere e sonorità musica colta e tradizione, valori artistico- musicali estremamente importanti del nostro Paese.