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LA PORTA SUL MURO

Oggi vi descriverò una strategia mentale che ho preso in prestito dalla serie <La casa di carta>. La curiosità di guardarci attorno, ci permette anche di imparare cose nuove, utili poi a migliorare il nostro stile di vita mentale.

Faccio riferimento alla scena in cui due protagonisti si trovano nella stanza da bagno a parlare tra di loro, la ragazza racconta di quando da bambina sua mamma la lasciava da sola in casa la sera per andare a lavorare; lei aveva tanta paura. Sua mamma aveva ideato lo stratagemma di disegnare una porta sul muro di camera sua.

Comunque, una porta che avrebbe potuto essere aperta per una sola volta. Nel caso in cui avesse avuto davvero tanta paura, da non riuscire a contenerla. Avrebbe potuto così mettersi in contatto con la mamma. La ragazza quella porta da bambina non l’aveva mai aperta.

Credo che a ciascuno di noi dovrebbe essere fornita la possibilità della porta sul muro; oggi in periodo Covid19 più che mai. Ci sono persone che si stanno attenendo giustamente alle regole, che restano in casa, che hanno attività lavorative sospese, che sono alle prese con i pensieri peggiori sul futuro senza garanzia alcuna di potercela fare. Ci sono individui per i quali non andrà purtroppo tutto bene, che dovranno modificare drasticamente le loro abitudini di vita. Ci sono infinite vittime. Ci sono situazioni di disagio sanitario, sociale e mentale che richiedono mesi per essere risolte.

Allora proprio per questo dobbiamo puntare alle strategie mentali per iniziare a gestire questa crisi attuale.

Non si può fare finta di niente, abbiamo bisogno di ricevere aiuto, sostegno, conforto e confronto.

<Nessun organismo vivente può mantenersi a lungo sano di mente in condizioni di assoluta realtà> S. Jackson; l’immersione e il vivere nella vita quotidiana rischia di far perdere l’equilibrio se non si posseggono dei meccanismi di protezione.

Ci sono persone che la porta non l’apriranno mai per orgoglio, perché non ne sono capaci, perché non gli è stato insegnato a chiedere aiuto, perché pensano di bastare a loro stessi, perché effettivamente non hanno nessuno attorno a cui rivolgersi.

Ci sono quelli che l’hanno aperta, ma poi hanno negato, per tenersi ancora una altra possibilità.

Ci sono quelli che l’hanno aperta ma sono stati fregati perché dall’altra parte non c’era poi nessuno.

Esistono quelli a cui invece la porta ha cambiato la vita, ha dato la possibilità di sperimentare l’umano calore della relazione.

Vi invito a riflettere sul tipo di porta che possedete sulle pareti della vostra mente, delle relazioni che avete costruito e di quelle che state intrattenendo. Comunque, la porta esiste per tutti, la possibilità di cambiamento che la vita ci offre ci permette di potercela concedere.

Buona lettura!

Giovanna Ferro