Invino Veritas XII puntata

 

Invino Veritas

 

Invino Veritas XII puntata

 

 

E giunse il giorno che tutti temevamo.Era ovviamete un mercoledì.
C’eravamo tutti e cinque, noi a sorseggiare un rosso leggero (per evitare le geremiadi di Gianni), lui con un’acqua tonica dannata (proprio dannata e non d’annata, le acque toniche sono tutte uguali!), senza limone e senza ghiaccio, temperatura ambiente!
“Siete liberi venerdì?” ci chiese.
Lì per lì nesuno rispose ed io so perchè, perchè aspettavamo che qualcuno parlasse per primo per adeguarci; sapevamo che quella domanda sottintendeva un tranello!
Poiché nesuno rispose:“Uei, dico a voi, vi ho fatto una domanda: siete liberi venerdì sera?”
“Io sì” disse Mario che di noi era il più coraggioso.
Ci adeguammo tutti con un sì collettivo.
“Bene, sono contento, allora siete invitati, con rispettive signore, s’intende, a casa mia. Faremo una bella cena preparata da Erica che è una cuoca bravissima!”
“Me l’immagino!” pensai ma non lo dissi. Dissi invece: “Grazie ci verremo volentieri, vero ragazzi?”
“Certo” risposero in coro, ma la voce usciva venata da un non so che di dolore.
Erica 40 chili per un metro e 70, magra come un chiodo che poteva cucinare che desse un minimo di sostanza. Poi era di cultura culinaria anglo sassone e io che ho frequentato un po’ la Gran Bretagna,
al di là della birra e dello wisky irlandese di cibo non ho trovato niente di buono.
“Non si sa mai!” pensai preso da una botta di ottimismo. “E’ tanto che non venite a casa mia!”
“Da due anni” rIspose pimpante Mario perchè finalmente aveva trovato un argomento di discussione.
Infatti da quando Gianni era presente (sempre presente purtroppo) ai nostri mercoledì da beoni, a parte il fatto che stavamo attenti a bere un solo calice di rosso non sapevamo che argomenti affrontare perchè Gianni ne approfittava sempre per fare le sue prediche salutiste.
Con lui ci trovavamo d’accordo sui temi ecologici, ma quelli salutisti…..
Quel mercoledì lì parlammo quindi della sua casa dell’ampio terrazzo che guardava il mare e della sua bella collezione di dischi.
“Ce l’hai ancora tutti?” chiese Ennio.
“Certo e ho anche il giradischi funzionante per ascoltarli.”
Vedete che a volte parlare serve, avevamo trovato un modo per passare la serata prossima ventura che,gastronomicamente, ci si presentava, invece, come un calvario.
Quel mercoledì Gianni se ne andò prima, meno male così potemmo affrontare il tema del presente da portare la sera di venerdì.
Fiori, un oggetto per la casa, un vecchio vinile. Tutti oggetti plausibili, ma un oggetto per la casa era una cosa troppo personale, un vinile ..Gianni ne aveva tanti non volevamo portare un doppione e poi un vinile, oggi costa soprattutto quelli arri che piacciono a Gianni, forse la cosa più banale, ma proprio per questo la più adatta erano i fiori.
Anche se il tipo di fiori lancia dei messaggi!
Anche i fiori sono difficili da scegliere.
Tremammo perchè prese la parola Giuse e disse:
“Sarà banale, forse non rispetta neanche le regole del galateo, ma che ne dite di una bella bottiglia di…..”
 
“Diii’?” chiedemmo aspettandoci che dicesse il nome di un vino, lui ne sarebbe stato capace..
“Ma di Lete, l’acqua della Salute”