Paolo Pastorino è un’artista savonese che ha realizzato le basi e le rifiniture degli Anelli d’Oro 2016 di “Voci nell’Ombra”, il Festival Nazionale del Doppiaggio. Pastorino si è appassionato all’arte già dalla sua infanzia, a tre anni ha creato la sua prima opera “MAGU”, una scultura di argilla. Si è formato artisticamente nella fabbrica di ceramiche di famiglia, mettendo alla prova il suo talento e frequentando gli artisti soprattutto del territorio ligure. Quando negli anni novanta ha iniziato gli studi universitari in informatica, decise di fondere le doti artistiche con le conoscenze tecnologiche. L’artista, esplorando nuove vie di espressione, ricerca continuamente nuove cifre stilistiche applicandole nel design, nella pittura, nella ceramica ed in altri settori e contaminazioni.

pastorino0Definisce così la sua personale evoluzione del concetto di artisticità: “Sono nato in un ambiente ma soprattutto in una famiglia dove l’arte era tangibile ovunque. Ogni giorno si creava arte ed era l’argomento consueto. L’entourage che frequentava la mia famiglia era prettamente costituito da pittori, scultori, alcuni maestri di riferimento.  Supportato dalla creatività che mi circondava, ho potuto dare sfogo e forma alla mia fantasia usando qualsiasi strumento: argilla, matite e pennelli. Crescendo si è fatto strada il concetto di eccellenza e Arte è diventa sinonimo di perfezione e rappresentazione della realtà come in uno scatto fotografico: ogni pennellata, ogni segno di matita doveva essere perfetto, reale, iperrealista, riprodurre perfettamente la realtà. Ora, da quarantenne ho maturato l’Arte che per me è un concetto molto più ampio e articolato, una forma di espressione interiore che proietta il proprio io nella realtà più metafisica. Seguendo questa filosofia le mie opere sono semplici proiezioni del mio io interiore senza linee guida, senza progetti, la mia mente visualizza un ben preciso disegno e le mie mani lo mettono in pratica, non importa se con il pennello, con la ceramica o con la macchina fotografica, il mezzo è poco importante, quello che importa è il soggetto portatore del concetto che voglio esprimere.”