Olimpiadi,

 

Olimpiadi, di Tokyo ottant ‘anni dopo e ormai tutti parlano di “maledizione delle Olimpiadi” per il Giappone.
Già nel 1940 i Giochi furono cancellati per la Guerra.

Nel 1940, lo scoppio del conflitto sino-giapponese sconvolse l’estremo Oriente e viste le difficoltà nel radunare migliaia di atleti per gareggiare nelle diverse discipline gli organizzatori furono costretti ad annullare tutto.
E dove si sarebbe dovuta disputare la XII edizione delle Olimpiadi? A Tokyo, appunto, dal 21 settembre al 6 ottobre di quell’anno .

I Giochi vennero riassegnati ad Helsinki, ma anche in Europa si era già cominciato a combattere e quindi la rassegna a cinque cerchi venne eliminata definitivamente.

La prima volta accadde nel 1916 a Berlino.La capitale tedesca recuperò i Giochi solo vent’ anni più tardi nell’edizione resa celebre dalle quattro medaglie d’oro del mitico Jesse Owens.

Lo stesso accadde poi a Londra nel 1944.

Non erano queste le speranze del barone Pierre De Coubertin padre ideatore delle moderne Olimpiadi che voleva anche trovare un modo di avvicinare le nazioni, permettendo ai giovani del mondo di confrontarsi in una competizione sportiva, piuttosto che in guerra. Ma le Olimpiadi non le impedirono.

Nel corso delle edizioni regolarmente disputate dal dopoguerra ad oggi si sono sempre delineati problemi di natura politica tra stati membri del CIO (Comitato Olimpico Internazionale).

Pimo tra tutti il clima di guerra fredda tra i due blocchi, le nazioni della NATO e del Patto di Varsavia.  Un esempio su tutti l’ edizione dei Giochi del 1984 che erano stati assegnati a Los Angeles.

Tre mesi prima dell’apertura dei Giochi, l’ URSS annunciò la sua volontà di astenersi, ufficialmente per motivi di sicurezza
A questa decisione si unirono gli altri paesi di quel blocco. Furono assenti quindi la Germania dell ‘Est, Polonia,Ungheria,Cecoslovacchia, Bulgaria, nonché paesi extraeuropei come Cuba, Etiopia, Corea del Nord e Afghanistan.
Di tutt’ altra natura quanto si è verificato a  inizio 2020 . Era Il 9 gennaio  quando il China CDC (il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie della Cina) ha identificato un nuovo coronavirus (provvisoriamente chiamato 2019-nCoV) .

Da qui la decisione assunta dopo una conference call tra i vari componenti il comitato organizzativo e i rappresentanti del governo Giapponese  per un rinvio .

Le Olimpiadi rinviate al 2021si chiameranno sempre Tokyo 2020, lo riferisce il governatore della capitale giapponese. I Giochi dell’anno prossimo “saranno la testimonianza della sconfitta del virus”, ha commentato il premier giapponese.

Una scelta sofferta perchè al di là della competizione sportiva e del ritorno economico un olimpiade è l’occasione di incontro e di dialogo tra popoli e nazioni.

Un augurio di speranza arriva dal  Presidente del CIO Thomas Bach . “Spero che alla fine di questo tunnel che stiamo attraversando, senza sapere per quanto tempo, la fiamma olimpica sia la luce “.

Ce lo auguriamo anche noi.

         Silvano Molinas