teatroDal 1785 il teatro più vecchio di Savona: il Teatro Sacco – Il più vecchio teatro della città il Chia… ah no! È il Teatro Sacco. Semi sconosciuto ai più, anche al savonese doc. Se si va in giro a chiedere ai Parodi; ai Pescetto… la locazione del teatro, tutti rispondono con occhi straniti, perché non sanno neanche dell’esistenza di questo, né tantomeno dove si trova.

Comunque è situato in via Quadra 1, vicino alla Camera di Commercio.

Quando nasce? Nel 1785. Dove? Dove ancora si trova nell’antico palazzo nobiliare Sacco per volontà testamentaria di Girolamo Sacco (esponente della casata). Il testamento del Sacco viene aperto nel 1783. Erano già due secoli che si voleva costruire il teatro; erano continue le discussioni, ma non si era ancora arrivati a niente di concreto. Supervisore delle opere: nostro Giovanni Battista Pellegrini; anche detto Gio Batte Pellegrini. Grande contributo venne dato dal pittore Carlo Cazzaniga che affrescò tutti gli interni e il soffitto. Il grande affresco del soffitto venne danneggiato da un grave incendio nel 1893; è ora parzialmente visibile. Gli incendi a quei tempi, nei teatri, erano all’ordine del giorno, per la luce serviva il fuoco e per costruire il legno, i due amanti, l’ardente e l’arso. Tra le figure del soffitto è presente anche Colombo a cui venne poi dedicato nel 1892, per il quarto centenario della scoperta dell’America.

Ma tornando alla nostra storia, il teatro, inaugurato nell’85 del secolo 800, fu il principale e unico, fino al 1853 data dell’inaugurazione del teatro Chiabrera. Capace di accogliere 300 persone, ospitò, fino all’annessione di Savona all’impero napoleonico, saltuariamente, spettacoli teatrali. Con l’arrivo del Corso, divennero frequenti le manifestazioni civili e militari, a causa di rigidi regolamenti. Ebbe, il teatro, il suo momento di apice culturale dopo la Restaurazione, con l’annessione al regno di Sardegna. Ospitò compagnie di livello nazionale e non solo, e, proprio per la sua importanza, fu onorato più volte dalla presenza di reali Sabaudi. Con la costruzione del teatro dedicato a Gabriello Chiabrera, perse così progressivamente la sua importanza, fino a scomparire nel 1939, quando venne chiuso.

Dagli anni ’70 ci furono saltuarie aperture fino a quando, pochi anni fa, l’associazione S.A.C.C.O. lo ha preso in gestione e ripristinato, facendo rivivere uno dei teatri più antichi della regione. Non si deve pensare ad una ristrutturazione che abbia stravolto il teatro alterandone bellezze originali; è stato ripreso tutto il possibile. Il palcoscenico è quello originale dal 1893, costruito dopo l’incendio.

Oggi grazie all’associazione rivive, vive una vita nuova, rivolta la cultura, allo spettacolo, alla musica. È una porta verso altri mondi, altre favole altri luoghi come quella utilizzata da Maltese per abbandonare una storia recandosi in un’altra.